LA TEORIA DEL CAOS

La nascita vera e propria di questa teoria scientifica si verifica però nel 1963, quando Edward Lorenz pubblica il suo articolo Deterministic Nonperiodic Flow, nel quale tratta del comportamento caotico in un sistema semplice e deterministico, con la formazione di un attrattore strano.

Un sistema dinamico si dice caotico se presenta le seguenti caratteristiche:

  • Dipendenza sensibile alle condizioni iniziali (o effetto farfalla), ovvero a variazioni infinitesime delle condizioni iniziali (o, genericamente, degli ingressi) corrispondono variazioni finite e importanti in uscita. Come esempio banale: il fumo di più fiammiferi accesi in condizioni macroscopicamente molto simili (pressione, temperatura, correnti d’aria) segue traiettorie di volta in volta molto differenti.
  • Imprevedibilità, cioè non si può prevedere in anticipo l’andamento del sistema su tempi lunghi rapportati al tempo caratteristico del sistema a partire da assegnate condizioni al contorno a causa dell’effetto farfalla.
  • Formazione di un attrattore strano, la dinamica traccia nello spazio delle fasi una figura molto complessa (di forma frattale) compresa in una porzione finita di spazio. All’interno di questa figura, chiamata attrattore strano le singole traiettorie sono soggette a dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, ma il comportamento asintotico delle traiettorie è uguale per ognuna di esse. Vale a dire che, data una porzione di spazio scelta arbitrariamente inclusa nell’attrattore, le diverse traiettorie passeranno lo stesso tempo all’interno di essa, dopo un numero abbastanza grande di iterazioni del sistema.

http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_caos

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